ORIGINI
Gli spitz costituiscono la razza più antica dell’Europa Centrale, diretti discendenti del cane delle torbiere dell’età della pietra, il Canis familiaris palustris rutimeyer. La maggior parte delle razze deve il suo nome sempre al suo creatore, nel caso dello wolfspitz non è così. il suo nome deriva dal rivoluzionario olandese William Cornelis Van Gijselaar che i suoi seguaci chiamavano col diminuitivo di Kees . La razza è conosciuta nei paesi anglofoni e scandinavi con il nome di KEESHOND, il cane di Kees. Il motivo è nella storia: Nel XVII secolo la dinastia degli Orange adottò il Carlino come simbolo ufficiale della casata mentre la fazione opposta degli Orange , guidata dal patriota William Cornelis V. Gijselaar detto Kees in quanto possedeva un grosso spitz grigio che non lo lasciava mai e lo seguiva ovunque anche nelle battaglie.Questo cane divenne così l’emblema dei patrioti. Però con la loro sconfitta molti proprietari di wolfspitz/keeshond furono costretti temendo che il cane li facesse identificare con i ribelli sconfitti, li fecero sopprimere. Questa razza apprezzata dai contadini e battellieri meno coinvolti nei problemi politici per la distanza dalle città, continuarono a tenere con sè i loro cani. Il wolfspitz era amato dai battellieri per le sue doti di cane da guardia , inoltre la taglia contenuta e la sua rusticità lo resero un compagno ideale nelle loro navigazioni sul Reno e per questo lo chiamarono con il nome di Dutch Barge Dog (cane delle chiatte olandesi). Nel Novecento la razza si diffuse anche fuori dall’Olanda, prima in Inghilterra e poi in Germania. Lo wolfspitz non è mai stato un cane molto conosciuto e tanto meno una razza di moda e proprio per questo è stata la sua fortuna, mantenendosi naturale poco manipolato dalla selezione dell’uomo. Tra tutti gli spitz che erano allevati per la caccia è il solo a non avere questa attitudine per questa funzione bensì solo per la guardia. Il wolfspitz prima di essere incluso tra le razze germaniche è stato a lungo fra quelle autoctone dell’Olanda, dove veniva chiamato “Keeshond” ed era considerato un emblema nazionale tanto che la cinofilia olandese si oppose ma senza successo al cambio di nazionalità. Per molti anni il tipo tedesco più lupoide è stato molto diverso da quello olandese che aveva forme più morbide con musetti simili ad orsacchiotti, però grazie agli allevatori hanno cominciato ad incrociare le due tipologie ed oggi lo wolfspitz possiede entrambe le caratteristiche. Il punto di forza di questa razza è il colore del mantello grigio ardesia che ricorda un lupo e l’aspetto un pò orso e un pò volpe lo rende un cane che seduce per la sua bellezza, ha un paio di occhi molto vivaci e intelligenti, due orecchi dritti che conferiscono il caratteristico aspetto impertinente che ricorda un lupo-cane. E questa caratteristica lo classifica come un “cane-lupo” d’appartamento, in quanto il suo mestiere è fare la guardia. La sua mancanza d’attitudine alla caccia lo rende un cane attento e vigile. Lo wolfspitz è un cane molto intelligente e recettivo, si affeziona molto al padrone con il quale stringe un forte legame, inoltre non è un razza aggressiva e nè paurosa,ed è molto longevo e resistente all’intemperie.
TAGLIA E PESO
Altezza al garrese : a) Wolfspitz/Keeshond 49 cm +/- 6 cm
b) Grande Spitz 45 cm +- 5 cm
c) Spitz Medio 35 cm +/- 5 cm
d) Spitz Piccolo 27 cm +/- 3 cm
e) Spitz Nano/Pomerania 21 cm +/- 3 cm. Soggetti sotto i 18 cm. non sono desiderabili
Peso: ogni varietà di Spitz Tedesco dovrebbe avere un peso adeguato alla sua taglia.
http://www.fci.be/en/nomenclature/GERMAN-SPITZ-97.html